Archivi categoria: Trilussa

“Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto

Il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha il piacere di invitarVi alla Biblioteca Rugantino il prossimo giovedì 15 febbraio alle ore 17.00 per “Fa la ninna, cocco bello, finché dura sto macello” di Trilussa. Roma nella Prima guerra mondiale, un nuovo appuntamento con la rassegna “Roma Capomunni” – Momenti della storia di Roma tra lingua e dialetto.

Con la partecipazione di Claudio Costa e le letture di Gemma Costa.

Vi aspettiamo!

Incontro al Teatro Valle – 17 novembre 2021

 

Cari amici,

mercoledì 17 novembre alle ore 16 ci incontreremo nel foyer del teatro Valle per presentare il libro con il quale il nostro Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli ha voluto segnare la ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della nascita di Trilussa: un libro curato dal massimo studioso del poeta romano, il nostro Claudio Costa, nel quale dodici studiosi hanno ognuno affrontato uno dei dodici libri di Trilussa.

Grazie sempre dell’affetto e della simpatia con cui ci seguite, e a presto incontrarci per un altro appuntamento.

Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli

Marcello Teodonio

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CENTRO STUDI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

In collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale

IL 996 DA ROMA ALL’EUROPA

a cura di Marcello Teodonio

Paolo D’AchilleAlda Spotti presentano il libro

“E seguito er cammino cor destino in saccoccia”

Trilussa libro per libro

a cura di Claudio Costa

Editore Castelvecchi 2021

letture di Gemma Costa

mercoledì 17 novembre 2021, ore 16,00

foyer teatro Valle

ingresso consentito nel limite di 30 posti
per prenotarsi cliccare sul link https://forms.gle/j4fJ9Fz5pPsq3Byu6
è consentita una prenotazione per ciascun partecipante
GREEN PASS OBBLIGATORIO da esibire all’ingresso
coloro che non fossero in possesso di certificazione verde Covid-19 non avranno accesso alla sala – per maggiori informazioni consulta le linee guida del Teatro di Roma.
si può seguire l’evento in diretta collegandosi al sito: https://meet.garr.it/trilussalibroperlibro
la registrazione dell’evento sarà resa disponibile entro il 20 novembre sul sito del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli: www.centrostudibelli.it

Convegno di studi “La strada è lunga”. Trilussa a 150 anni dalla nascita: l’uomo, il poeta, il narratore, l’intellettuale, il personaggio

Cari amici,

in occasione del 150° anniversario della nascita di Trilussa, il Centro Studio Giuseppe Gioachino Belli organizza il convegno di studi “La strada è lunga”. Trilussa a 150 anni dalla nascita: l’uomo, il poeta, il narratore, l’intellettuale, il personaggio nelle giornate del 5 e del 26 ottobre 2021.

A causa delle note questioni, si potrà assistere al convegno solo a distanza, in streaming al seguente indirizzo: https://bit.ly/2ZoXhZq

Grazie a tutti dell’attenzione, e a presto incontrarci

Il Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli

Marcello Teodonio

INFORMAZIONE PER I DOCENTI

La partecipazione al convegno sarà utile come formazione per i docenti per un totale di ore 8 per la prima sessione, e di ore 8 per la seconda sessione. Sarà rilasciato attestato di frequenza valido per gli usi consentiti. Si invitano i docenti a comunicare la loro presenza e a fornire l’elenco degli studenti partecipanti (e a verificarne le presenze durante gli incontri) all’indirizzo: centrostudiggbelli@gmail.com

Anche per gli studenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli

Istituto Nazionale di Studi Romani

Università degli Studi di RomaTor Vergata

CLICI Università di Roma “Tor Vergata”

Accademia dell’Arcadia

Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea-CNR

CONVEGNO DI STUDI

“La strada è lunga”.

Trilussa a 150 anni dalla nascita: l’uomo, il poeta, il narratore, l’intellettuale, il personaggio

Introduzione

Erano passati dieci anni dall’Unità d’Italia, otto dalla morte di Belli, e soltanto uno dal 20 settembre, quando nacque quello che sarebbe diventato l’assoluto protagonista della poesia in romanesco della prima metà del Novecento, Carlo Alberto Salustri, il quale userà come nome d’arte l’anagramma del proprio cognome. Trilussa nacque da padre nativo di Albano e madre bolognese: è dunque l’espressione di quella enorme trasformazione che Roma stava subendo in quello scorcio di secolo, da piccola capitale di un regno universale sopravvissuta a sé stessa a grande città moderna capitale di un giovane stato. La sua vocazione alla poesia è precocissima sì che già a venti anni diventa non solo il più popolare poeta romano, noto e stracitato anche fuori le mura della ex città santa, ma anche uno dei punti di riferimento di tutti gli scrittori che intanto si andavano affacciando a Roma, per tentare di conquistarla o per esserne conquistati (D’Annunzio), magari per poi prenderne le distanze. Questo ruolo gli venne riconosciuto quasi malgrado lui stesso, ma al tempo stesso egli non fece nulla per toglierselo di dosso: anzi alcune sue abitudini esistenziali (le notti e le osterie, la mancanza di un lavoro stabile, la mai smentita scelta per una vita da scapolo) ne facevano una specie di bohémien sopravvissuto, che peraltro viveva la propria scelta non con l’ostentato sogno alternativo dei poeti maledetti, ma con il disincanto tutto romano di chi vede la propria e altrui esistenza dall’alto di una saggezza superiore. In realtà Trilussa volge il suo sguardo distaccato su tutto, e non c’è individuo (i potenti, i “bottegari”, il popolo, i preti, e lui stesso) o valore (la giustizia e la fratellanza, il progresso e la libertà) che scampi al suo scetticismo che si elabora grazie alla sua notevole perizia di usare il comico nelle più varie sfumature, dal farsesco all’umoristico, dal ridicolo al satirico, andando a scoprire e pungere i difetti che caratterizzano l’uomo di ogni tempo. Due valori però rimangono costantemente praticati e mai irrisi: la condanna della guerra, vero «macello» la cui prima e vera vittima rimane il popolo innocente, e l’esercizio della memoria, operazione peraltro malinconica e non consolatoria, giacché non riscatta ma semmai rende ancor più lontano il presente. E visto che neanche l’aldilà offre prospettive, si coglie quanta desolazione e quanto pirandelliano umorismo ci sia in queste poesie che parlano di animali, di una città tutta interiore, di un’umanità piccola o piccolissima schiacciata inesorabilmente dalla storia: «La strada è lunga, ma er deppiù l’ho fatto: / so dov’arrivo e nun me pijjo pena» (La strada mia).

Il percorso che Trilussa compie (e fa compiere alla poesia in dialetto) va dagli epigoni belliani, Ferretti e Zanazzo, alla cifra “ermetica” e simbolista di dell’Arco, mentre intanto la poesia in lingua da Carducci giungeva a Montale e Caproni attraverso Gozzano e Ungaretti. Che ne fosse consapevole o no, Trilussa trasforma lo statuto della lingua poetica dialettale in una prospettiva molto lontana da quella praticata dal coetaneo e “ottocentesco” Pascarella: la turgida parola romanesca, la “serciata” di Belli, così stancamente imitata dagli epigoni, subiva un processo che la allontanava sempre più dalla dialettalità bassa e la collocava dentro le coordinate della lirica d’arte novecentesca.

Descrizione del convegno

In occasione del 150° anniversario della nascita del celebre poeta romano Carlo Alberto Salustri (26 ottobre 1871- 20 dicembre 1950) meglio conosciuto come Trilussa, il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli organizza un convegno di studi in due giornate per ricordare la figura dell’illustre concittadino romano per rendere omaggio alla sua memoria e ricordare quanto sia ancora attuale la sua opera poetica e letteraria.

Le due giornate, da tenersi nel mese di ottobre 2021, sono organizzate in collaborazione con l’Istituto Nazionale Studi Romani, l’Università di Tor Vergata e l’Accademia dell’Arcadia.

La prima giornata del convegno sarà dedicata all’Archivio Trilussa di cui il Museo di Roma in Trastevere possiede la parte più consistente, circa 10.000 documenti tra fotografie, cartoline, lettere, telegrammi, disegni e una corrispondenza di tipo amministrativo come contratti, fatture ed altro. Altre parti significative dell’Archivio Trilussa sono conservate presso l’Istituto Nazionale degli Studi Romani, a Milano presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, a Bologna presso l’Archivio del regista Alessandro Blasetti, e a Roma presso l’Accademia dei Lincei, e al fondo Ceccarius della Biblioteca Nazionale Centrale. L’intento della sessione è quello di ricomporre idealmente, nella sua interezza, tutto l’Archivio Trilussa attraverso gli interventi dei responsabili delle varie istituzioni, pubbliche e private, che ne conservano i materiali al fine di ottenere una inedita visione d’insieme tra la corrispondenza ricevuta e inviata dal poeta.

Nella seconda giornata saranno approfonditi gli aspetti relativi all’uomo e al poeta Trilussa all’interno del contesto storico nazionale e internazionale, affidando i contributi a docenti universitari, critici letterari, saggisti, storici, che sono oggi i massimi studiosi del poeta.

Convegno di studi virtuale su Trilussa – 16 dicembre 2020

Il convegno si potrà seguire su piattaforma zoom al seguente indirizzo: https://us02web.zoom.us/j/86448943601?pwd=UzR2cXcrbHNmbkU2MTZvRURocDZRdz09

CENTRO STUDI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

 ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI ROMANI

Convegno di studi

La strada è lunga

Trilussa a 70 anni dalla morte

La seconda fase della produzione poetica di Trilussa
(i sei libri nuovi editi dal 1922 al 1944)

16 dicembre 2020 – ore 15.00

(incontro a distanza su piattaforma Zoom)

Presiede Luca Serianni

Saluto di Letizia Lanzetta – Direttore dell’Istituto Nazionale di Studi Romani

Saluto di Laura Biancini – Vicepresidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli

Interventi

Loredana MassaroLe cose

Davide PettinicchioLa gente

Giulio VaccaroLibro N. 9

Marcello TeodonioGiove e le bestie

Claudio CostaLibro muto

Franco Onorati Acqua e vino – con un contributo di Luigi Giuliani

 

Il convegno si potrà seguire su piattaforma zoom al seguente indirizzo: https://us02web.zoom.us/j/86448943601?pwd=UzR2cXcrbHNmbkU2MTZvRURocDZRdz09

 

Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Trilussa: una vita nella città eterna – Video

Cari amici,

questa attuale situazione ci ha impedito di proporre le nostre iniziative di incontro al teatro Argentina e in altri spazi. Allora abbiamo pensato di riprendere comunque i nostri contatti organizzando alcuni video che via via vi proporremo, e che ci accompagneranno in questo percorso verso una (speriamo prossima) ripresa degli incontri in presenza.

Iniziamo questa nuova forma di dialogo con un omaggio a un personaggio centrale della storia di Roma (e d’Italia) del Novecento: Trilussa. A guidarci è il massimo studioso del poeta romano, Claudio Costa, che ci riporterà nei luoghi della vita di Trilussa, accompagnati dalla interpretazione di alcune sue poesie.

Il video è stato caricato sul canale YouTube del Centro Studi ed è disponibile al seguente link: https://youtu.be/ZziuKhlC4NQ

Stiamo preparando altri video, che abbiamo deciso di produrre e di proporre comunque anche quando gli incontri a teatro e nei nostri convegni potranno riprendere, dei quali ovviamente sarete avvertiti via via che li avremo composti.

E speriamo l’iniziativa sia di vostro gradimento!

Buona estate a tutti

Marcello Teodonio